Guida Turistica Carbonia
La città di Carbonia, pur essendo una delle più giovani d’Italia, il suo territorio, corrispondente a buona parte del dismesso Bacino carbonifero del Sulcis, è ricco di numerose testimonianze preistoriche e storiche, relative alle civiltà e alle popolazioni presenti in questa zona della Sardegna. Del periodo nuragico è attestata la presenza di questa civiltà in diversi siti, alcuni di notevole importanza come il complesso del Nuraghe. Della successiva civiltà Fenicia e Punica è documentata la presenza nell’importante insediamento di monte Sirai già Nuragico e poi Romano. La presenza della dominazione di Roma risulta documentata in numerosi siti archeologici minori del comune di Carbonia. Fra la fine del ‘600 e ‘700 nel periodo di transizione fra il dominio spagnolo e quello piemontese-sabaudo, l’odierno territorio Carboniense e in generale quello Sulcitano, che, in transumanza in queste terre del Sulcis per diversi decenni, decisero di stabilirsi in questi luoghi, ritenuti in quel periodo finalmente più sicuri dopo l’abbandono causato soprattutto delle frequenti incursioni barbaresche provenienti dalle vicine coste nord-africane, ma anche dalle numerose pestilenze accadute. Ma è soprattutto grazie alla costituzione del comune di Serbariu, antico “boddeu” o borgata, staccatosi da Villamassargia nel 1853, e con la concessione di permessi di ricerca mineraria,che si ha una certa vitalità e vivacità economica in questa zona, grazie ad una nuova legge mineraria del 1840, entrata in vigore in Sardegna nel 1848 e modificata nel 1859, per infine entrare a far parte del Regno d’Italia nel 1861.
Alcuni dei monumenti e luoghi di interesse che la città può offrire sono: parlando di culto, la Chiesa di San Ponziano, la principale chiesa cittadina, situata nella centrale piazza Roma, fu inaugurata con la città e consacrata il 18 novembre 1939. Realizzata in stile Neoromanico. Per quanto riguarda il profano, la Torre Civica situata in piazza Roma, è alta 27.5 metri suddivisi in 5 piani. Nota come torre Littoria durante il regime fascista, da questo edificio Mussolini pronunciò il discorso di inaugurazione della città. Nata come Casa del Fascio, fu utilizzata per vari scopi nel corso degli anni, fu tra le altre cose sede della Pretura sino agli anni 70. Oggi ospita alcuni uffici comunali, o il Teatro Centrale situato in piazza Roma, a lungo fu utilizzato anche come cinema.