Guida Turistica Campobasso
Le origini di Campobasso come centro abitato sono ancora incerte, sull’altura che sovrasta la città era presente un insediamento di controllo dei Sanniti, di cui ancora oggi si conservano tracce. Fonti storiche datano l’atto di nascita di Campobasso all’epoca della dominazione Longorbarda,nel periodo suddetto e successivamente durante l’egemonia Normanna, la città assume un’importanza economica sempre crescente, diventando la capitale della contea sotto la signoria dei De Molisio. Diverse sono le connotazioni che il borgo assume nel tempo, il ‘400 per la città è un’età d’oro grazie all’intraprendenza dei Monforte, divenuti feudatari del borgo. Agli inizi del ‘500 i De Capua sono feudatari in Campobasso, la città grazie alla felice posizione geografica, vive un florido commercio. Nel 1530 diventano signori della città i Gonzaga, che ne aumentano il prestigio, dopo di loro sono i Vitagliano nel 1638 e successivamente i Carafa. La vita cittadina di quel periodo è animata da alcune confraternite delle quali le 2 principali, quella dei Crociati e dei Trinitari, in forte contrasto fra loro. Il settecento è attraversato da idee nuove e la struttura feudale della società viene vista come un intralcio alle iniziative della nuova classe emergente: la borghesia. Questa ventata di novità arriva anche a Campobasso, tanto che ci sono uomini come Francesco De Attelis, Anselmo Chiarizza e Giovan Matteo Japoce, che si prodigano in cause contro i feudatari. Scoppiano numerosi e cruenti tumulti per sottrarre la città ai feudatari ma solo nel 1742 i campobassani, al prezzo di ingenti sacrifici, riscattano il feudo. Nel 1755 Carlo di Borbone,Re di Napoli, concede a Campobasso il rango di città modello, agli inizi dell’Ottocento, in piena età napoleonica, viene istituita la Provincia di Molise e Campobasso, come capoluogo e diviene sede di numerosi uffici amministrativi. Fino ad entrare nel Regno d’Italia nel 1861.
Tra gli innumerevoli monumenti e luoghi di interesse, ci teniamo a ricordarvi, per quanto riguarda il culto la Cattedrale della Santissima Trinità, edificata nel 1504 per volere del feudatario Andrea de Capoa. Distrutta dal terremoto del 1805, fu ricostruita su progetto dell’architetto Berardino Musenga. Oggi è la chiesa più rappresentativa della città. Per quanto riguarda i luoghi di interesse, il Palazzo San Giorgio oggi sede del municipio della città, con la particolarità di inglobare al suo interno la Chiesa di Santa Maria della Libera.