Visitare Budapest
Se per celebrare il vostro compleanno avete in mente qualcosa di diverso rispetto alle solite feste private a Roma, allora potrebbe essere utile leggere qualcosa di interessante su una città davvero meravigliosa. Una capitale europea spesso sottovalutata, poco pubblicizzata, raramente inserita nelle classiche guide turistiche e nei consigli di viaggio più diffusi e “cliccati” del web. Eppure ha una storia, una cultura e un fascino invidiabili, che fanno concorrenza a molte altre realtà più quotate e visitate. Stiamo parlando di Budapest, capitale dell’Ungheria.
Tre città in una
Budapest è nata nel 1873 dall’unione di tre centri più piccoli: Buda e Ouda sulla sponda occidentale del Danubio, Pest su quella orientale. Da quel momento la crescita della popolazione fu continua, fino ad arrivare – circa cent’anni dopo – a oltre 2 milioni di abitanti. Il passato di Budapest testimonia il suo essere una città ricca di tradizioni differenti, ognuna portata da popolazioni differenti: ungheresi, zingari, ebrei, polacchi. Per questo è doveroso, soggiornando a Budapest, visitare i principali quartieri intorno al fume Danubio, attraversare i suoi ponti e in particolare il famoso Ponte delle Catene, costruito nel 1849 per unire Buda a Pest e per attraversarlo, un tempo, bisognava pagare il pedaggio.
La tragedia dell’Olocausto
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Ungheria era governata dal regime di Miklos Horty, che scelse di allearsi con la Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler. Questo significò la rovina per un terzo della popolazione ebraica di Budapest, che venne rastrellata dalla polizia e spedita nei campi di concentramento dell’Est Europa. Negli ultimi mesi del conflitto, però, una guerra civile sostenuta dal regime sovietico ribaltò la situazione, l’Ungheria e Budapest furono liberate dai nazisti ma tutto il paese cadde sotto lo schiaffo dell’Unione Sovietica fino al 1989, quando cadde il Muro di Berlino. Un modo per vivere l’anima ebraica della città è quello di visitare la Sinagoga di Dohany Utca, la più grande in Europa e secondo al mondo.
Musica, arte, cultura
Attualmente, Budapest è considerata la Parigi dell’Est. Mettendoci piede è impossibile non capire il perché: stili architettonici raffinati, grandi vie commerciali, numerosi luoghi di aggregazione culturale. Passeggiare lungo via Andrassy significa respirare profondamente l’aria più raffinata di Budapest, come quella che emana il Teatro Nazionale dell’Opera, l’Accademia di Musica, le Belle Arti, le statue di piazza Kodaly o l’affascinante Piazza degli Eroi.
Budapest, dunque, è di gran lunga una delle più inaspettate meraviglie del Vecchio Continente, intrisa di storia e di misteri. Una città che da circa dieci anni è entrata a grandi falcate nella modernità, senza però dimenticare il proprio passato, fatto di sofferenza, di guerra, di sacrifici. Una città dove le diversità sono un valore aggiunto e non un male da combattere.