Cin cin in Sardegna: i liquori del dopo pasto da assaggiare in vacanza
Per quest’anno hai deciso di regalarti un bel viaggio in Sardegna? È un’ottima scelta perché quest’isola ha tantissime cose da offrire per grandi, bambini, coppie, sportivi e buone forchette. C’è infatti chi si immagina sulle spiagge di sabbia bianca fra un tuffo nell’acqua turchese e un’esplorazione dei fondali; chi in escursioni nel verde o alla scoperta dei numerosi siti archeologici e chi a tavola! Chi conosce la cucina sarda non appena prenota il traghetto si strofina già le mani pensando alle ottime portate che degusterà.
A differenza di quello che molti pensano la vacanza in Sardegna non è proibitiva, ma i costi della vita sono pressappoco quelli che ci sono nel resto d’Italia, questo anche per alloggiare e per arrivarci. I traghetti diretti in Sardegna low cost restano ancora oggi il modo più diffuso di viaggiare perché sono comodi hanno tante varietà d’orario e coinvolgono diversi porti. Anche le formule di viaggio sono variegate in base alle singole esigenze.
Sardegna a tavola
La tradizione enogastronomica della Sardegna è molto saporita, genuina e gustosa perché le ricette sono spesso quelle delle nonne e degli avi. I prodotti utilizzati sono spesso quelli locali ed hanno un sapore che difficilmente si può gustare altrove, anche se si tratta di articoli proposti come provenienti da quest’isola.
I locali vanno molto fieri dei loro piatti tipici e per questo quando si trovano di fronte a visitatori golosi li riempiono di degustazioni e bicchierini d’assaggio: rifiutare d’altra parte potrebbe offenderli quindi si esce dai locali sempre con la pancia troppo piena. Fortunatamente la Sardegna ha una lunga tradizione di liquori e digestivi che aiuteranno la digestione e accompagneranno gli ottimi dolci della tradizione.
I liquori sardi
L’isola è un rigoglioso territorio naturale in cui alcuni tipi di coltivazione trovano un habitat perfetto. Le uve che si coltivano qui sono l’ideale soprattutto per la produzione di vini liquorosi, ma non mancano anche altri tipi di coltivazioni per produrre ad esempio il famoso mirto o il limoncino di Sardegna. Fra i vini liquorosi più rinomati ci sono il Girò, il Nasco, il Cannonau, la Malvasia, il Moscato ovviamente sempre in versione liquorosa come di tradizione, anche se non manca qualche produttore di vino da pasto. Fra i distillati sardi c’è anche l’Acqua Infuocata, una grappa fatta con varie vinacce dal gusto intenso e forte.
Accanto a questo, altrimenti, il Filu ‘e ferru una sorta di grappa bianca che al sorso aumenta la temperatura corporea di qualche grado per pochi minuti. Accanto a questi liquori forti, per chi vuole andarci più sul leggero, non mancano le grappette aromatizzate, ovviamente sempre in stile sardo, quindi al cardo, al ginepro, al finocchio selvatico di Sardegna.
Mirto Sardo
Una citazione a parte va fatta ovviamente per il famosissimo Mirto di Sardegna, un classico! Questo liquore si presenta rosso scuro come risultato delle bacche di mirto lasciate in infusione nell’alcol. Le bacche danno il colore, il sapore e il profumo alla bevanda alla quale si mettono anche lo zucchero ed il miele. Il mirto fa 28-36 gradi che possono cambiare in base al singolo produttore. Come digestivo esso è perfetto, magari servito ghiacciato in bicchierini altrettanto freddi. Dopo pranzi e cene i gestori lo fanno sempre assaggiare, orgogliosi del loro “murta” o “mulsta” che dir si voglia.