Il Riso, un ingrediente salvavita del pianeta

A cosa pensate quando sentite la parola riso? Pochi pensano all’atto del sorridere, moltissimi ad un cremoso risotto all’italiana, alcuni all’alimento base di milioni di persone. Se si ama il viaggio deve per forza amarsi anche il riso, eviteremo senz’altro la morte per inedia! Abbiamo detto che molti di noi italiani pensano al riso come ingrediente di base accompagnato da tanti altri che gli forniscono sapore. Questo non è esattamente il posto che il riso occupa nell’alimentazione dei nostri simili in Asia, Africa e moltissime zone del Sud America in cui il riso è spesso lasciato bianco e usato come condimento.

riso

Il tema del cibo è tornato di grandissima attualità dopo i successi dell’Expo di Milano: l’idea di nutrire un pianeta passa senz’altro per questo cereale, umile ma pieno di sapore, versatilità e potere nutritivo. In effetti fu proprio nel sud est asiatico che iniziò la coltivazione di questo prezioso cereale quasi 7000 anni fa e arrivò in Europa nel VIII secolo d.C. e solo molto tempo più tardi in America del nord e del sud.

Le prime risaie si ebbero nell’ampia zona che va dalla Cina del sud all’India dell’est e spesso hanno costituito un meraviglioso esempio di come l’uomo è riuscito a trovare un compromesso con l’ambiente per riuscire a procurarsi il cibo. Le terrazze di riso che potrete ancora oggi osservare durante un tour in Vietnam costituiscono un  esempio mirabile della genialità umana. Il terreno perfetto per la coltivazione di questo cereale, infatti dovrà essere mantenuto costantemente umido e, se ha una pendenza naturale, l’acqua dovrà essere trattenuta e rifornita in maniera costante. Le montagne coltivate a riso con il metodo delle terrazze, soprattutto nel nordest del Vietnam, oltre ad essere remunerative per quanto riguarda il raccolto, sono davvero splendide da vedere, offrendo disegni naturali splendidi e colori sensazionali: rosso, giallo e verde intensi a seconda del periodo dell’anno in cui si avrà modo di osservarle. Avrete bisogno di molte ore di strada per arrivare alle montagne per ammirare queste meravigliose creazioni simbolo di un’antica collaborazione tra uomo e natura, ma ne varrà senz’altro la pena.

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