Guida Turistica Reggio Emilia
In base alle notizie riportate, si presume che la città di Reggio Emilia risalga ai primi periodi dell’epoca romana, infatti il suo fondatore fu Marco Emilio Lepido che la nominò Comune Romano. Con la caduta dell’impero Romano, la città venne quasi completamente spopolata mentre, dopo la conquista Longobarda, (VI secolo) divenuta sede vescovile fu libero comune, soggetta a continue lotte che la portarono alla trasformazione in signoria sotto gli Este e successivamente a diventare Ducato. Con le invasioni napoleoniche, nacque la Repubblica Cispadana fondata con le città di Modena,Bologna e Ferrara, successivamente chiamata Repubblica Cisalpina con l’annessione della Lombardia. Dopo la restaurazione del Ducato avvenuta nel 1815, Reggio appartenne agli Austria-Este fino a quando venne unita al Regno di Sardegna nel 1860 entrando a far parte del Regno d’Italia. Il Toponimo Reggio di Lombardia, fu quello ufficiale durante tutta l’esistenza del Ducato di Modena e Reggio, fino all’annessione dei territori estensi al Regno di Sardegna, quando fu introdotto il nome attuale.
I Monumenti e i luoghi di interesse che la città può offrire sono molti, ci teniamo a ricordarvi i più importanti. Per quanto riguarda i luoghi di culto, il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, edificio religioso sito in piazza Prampolini nel centro storico della città, di impianto romanico soggetto a numerose ricostruzioni e modifiche nel corso dei secoli. La Sinagoga, edificio Neoclassico disegnato nel 1856 dall’architetto Pietro Marchelli, venne gravemente danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Parlando di luoghi di interesse ricordiamo il Palazzo Ducale, ora sede degli uffici della provincia e della prefettura. Venne edificato alla fine del XVIII secolo come sede del governatore, nel 1814 venne donato dalla città al duca estense e dal 1839 subì numerosi interventi da parte dell’architetto Neoclassico Pietro Marchelli, che lo trasformò nella forma attuale. Finendo parlandovi del Teatro Ariosto, secondo maggior palcoscenico dopo il Teatro Municipale Romolo Valli. Intitolato al poeta locale Ludovico Ariosto venne costruito nel 1838 sulle ceneri del Teatro della Cittadella.