Guida Turistica Sondrio

Guida Turistica SondrioLa città di Sondrio trova la sua origine sotto il dominio longobardo, anche se teorie moderne credono che esistesse già al tempo del primissimo regno romano. Fin dall’inizio della sua storia, i suoi possedimenti andarono sotto il potere del Municipio di Como e divenne rifugio per tutti i fuggiaschi vittime delle invasioni barbariche in Val Padana, tra i quali vi erano molti artigiani e pensatori che arricchirono di molto Sondrio sia dal punto di vista agricolo economico, che da quello culturale. Durante il medioevo partecipò alla lotta intestina comasca tra guelfi e ghibellini, dove i primi trovarono il suo favore e per questo fu saccheggiata e distrutta. Tale indebolimento, conseguente a quello di Como stessa, portarono Sondrio e l’intero territorio a sottomettersi a Milano comandata dai Visconti prima, dagli Sforza successivamente. Divenne dominio dei Grigioni di Treviso, i quali spostarono l’amministrazione nella città, ma i quali caddero per mano degli spagnoli, per poi tornare qualche decennio dopo per decreto del Capitolato di Milano. Prima che Sondrio entrasse a far parte del Regno d’Italia, il resto della sua storia è legata alla sua annessione ai territori francesi per volere stesso dei Grigioni.

Simboli turistici di Sondrio sono certamente la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, conosciuta come la chiesa più antica dell’intera Valtellina, zona sotto l’amministrazione provinciale della città, così come la Torre Ligariana, campanile legato alla collegiata progettato più e più volte, ma quasi sempre impossibile da riprodurre a causa dell’ingente prezzo, fino al 1761, data del suo completamento. Costruzione molto antica è costituita poi dal Palazzo Pretorio, rimasto spartano per più di quattro secoli e rimodernato solamente agli inizio del XX secolo, quando venne affrescato con simboli e pitture, nonché decorato con importanti aggiunte. La ricchezza di Sondrio non si ferma a queste poche parole, ma importante sottolineare come la sua importanza non sia relegata tra le sue mura, ma nell’intero territorio della Valtellina, il quale consigliamo vivamente di visitare per intero, in particolare durante il periodo invernale se siete appassionati di sci.

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