Guida Turistica Urbino
Di Urbino non si conosce molto per quanto riguarda i primi secoli del primo millennio, ma è chiaro come divenne un centro importante durante le Guerre Gotiche, ma di fondo la storia di Urbino orbita intorno a diverse dominazioni, tra cui quella Bizantina, quella Longobarda e quella Franca. Durante quest’ultima, il Re Pipino decise di offrire il territorio allo Stato della Chiesa. Fu breve la sua libertà comunale, in quanto cadde facilmente sotto i colpi dei nobili in lotta fra loro, i quali, sebbene non esercitarono mai una vera e propria dominazione sulla città, erano determinanti nella scelta del podestà. I Montefeltro, infine, ebbero la meglio su tutti gli altri contendenti e comandarono Urbino per ben tre secoli. Tra solo spicca il nome di Federico, grande condottiero e furbo diplomatico, il quale fu determinante nella risoluzione di numerosi problemi e nell’accrescimento culturale della società di Urbino. I suoi discendenti furono però spodestati in fretta e a trarne guadagno ci furono i Borgia, con la complicità dello Stato Pontificio che di fatto annetté la città ai propri domini. Tale dominazione terminò con l’arrivo degli Albani e successivamente dei francesi guidati da Napoleone. Urbino di fatto riconobbe la propria libertà quando fu annessa, nel 1860, al primo blocco del Regno d’Italia.
Una volta giunto ad Urbino, il turista deve orchestrare il suo tempo e la sua attenzione su quattro luoghi in particolare. Il primo fra questi è il Duomo, centro religioso della città costruito in stile totalmente neoclassico. Il secondo è invece Palazzo Ducale, simbolo del Rinascimento Italiano, il quale ospita la rinomata Galleria Nazionale delle Marche. Molto interessante è poi la Casa di Raffaello Santi, dove possiamo trovare uno dei primi affreschi di epoca giovanile dell’artista, nonché alcune opere del padre Giovanni. Infine è obbligatorio citare la Data e la Rampa Elicoidale, che di fatto formano un tutt’uno, volute fortemente da Federico di Montefeltro, dove la prima era la stalla ufficiale del ducato, mentre la seconda era il passaggio che permetteva il collegamento della prima con il palazzo ducale.