La Cappadocia che non ti aspetti

Bianca, immacolata, con il cielo punteggiato da una miriade di mongolfiere abitate da turisti, tutti con macchina fotografica al collo e bocca spalancata per lo stupore: questa è la Cappadocia che ti aspetti. Oggi ti parliamo di quella che in pochi conoscono, ugualmente bella, misteriosa e magica tanto da lasciarti stupefatto e felice.

I tunnel di Kaymaklı

Tatlarin sotterranea. Raggiungere questo piccolo angolo sotterraneo è come inoltrarsi nell’Anatolia più rurale. La meta non si comprende perché non è compresa fra quelle più note eppure con i villaggi di pietra che si incontrano per strada, con i cammini delle fate che sorvegliano il sito, e le colline che lo abbracciano, è una delle location più affascinanti. Per far il proprio ingresso nel sogno basta bussare contro una porta e attendere che qualcuno apra. In pochi passi si entra nella in una delle più grandi città sotterranee di tutta l’Anatolia, accessibile al pubblico dal 1990 nei sui primi due piani. Si spera che presto l’intera città sia visitabile. Meravigliosa la chiesa sotterranea, con i suoi affreschi e il suo mistero.

Göreme e le chiese rupestri. Da visitare ce ne sono almeno due, con affreschi in parte ben tenuti, in parte piuttosto rovinati. Le si visita con il cuore in gola, affascinati non solo dalla storia che circonda il sito archeologico ma anche dall’intero paesaggio. Il luogo è infatti abbracciato da deliziose formazioni in tufo vulcanico e spettacolari pinnacoli in pietra tutti da fotografare.

Il villaggio di Çavusin. Ecco un altro luogo poco noto eppure stupefacente. Il centro, un tempo abitato oggi è in totale stato di abbandono. A rendere Çavusin tanto speciale ci pensano le sue abitazioni trogloditiche tutte da scoprire.

I tunnel di Kaymaklı. Si tratta di un’altra bellissima città sotterranea aperta al pubblico dal 1964, composta da ben otto piani. Ad oggi solo quattro sono visitabili e l’accesso è consentito scivolando dentro tunnel stretti e lunghi. La cittadina ospita una chiesa, dispense, cucina e stalla.

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