Cosa vedere a Rimini
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- Introduzione
- Storia e cultura
- Come e quando andare
- Dove mangiare
- Dove dormire
- Cosa vedere
- Cosa visitare
- Spiagge
- Itinerari ed escursioni
- Prodotti Tipici
- Benessere
- Vita notturna
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Rimini non è solo spiagge e percorsi d’Arte, Rimini non è solo un milione e mezzo di turisti che visitano ogni anno la città ed i suoi stabilimenti balneari, Rimini oggi è anche, proseguendo nella sua tradizione di grande città iniziata in epoca romana, un importante centro di scambio e di innovazione. Il nuovo Palacongressi, il più grande in Italia, può ospitare fino a 9000 persone ed il quartiere fieristico di Rimini è uno tra i più all’avanguardia in Europa. Con oltre 40 Fiere Internazionali all’anno, con una offerta di alloggio che conta su oltre ottanta mila camere d’albergo, Rimini unisce l’offerta di un polo tecnologico all’avanguardia con le possibilità di soggiorno proprie di una città il cui cuore batte anche nel turismo. Una parte di Rimini molto interessante da visitare è quella protagonista dell’itinerario “Mi ricordo Federico”, che ci porta a visitare i luoghi che hanno visto crescere il grande Regista ed in cui ha ambientato alcuni suoi film famosi.
Per scoprire la Rimini romana, il primo luogo da visitare è senza dubbio il Ponte di Tiberio, ancora oggi in funzione, che segna l’inizio della Via Emilia che parte da Rimini e, attraversando tutte le principali città della regione, arriva fino a Piacenza. Il ponte è perfettamente integro ed in uso: il segreto è che il suoi piloni, che formano 5 grandi archi, poggiano su di una unica fondazione unica. Il ponte è ovviamente attraversabile ma, per ammirarlo, il metodo migliore è un giro in barca per vederlo da sotto e da vicino. Altri due luoghi da visitare sono l’odierna Piazza 3 Martiri, che si trova all’incontro delle due grandi vie Decumanus Maximus e Cardo Romano. Qui era l’antico Foro romano in cui si svolgeva la vita civica della città di Rimini romana. All’imbocco di via IV Novembre sorge un cippo per ricordare l’appello che Cesare pronunciò alle sue legioni dopo il passaggio del Rubicone.