Guida Turistica Iglesias

Guida Turistica IglesiasIglesias risalirebbe al periodo Neolitico, a cui seguono ulteriori tracce di frequentazioni nuragiche e ovviamente immancabili rinvenimenti archeologici di ceramiche fenicio-puniche. Risulta che in età romana, ci fossero delle continue frequentazioni specie per via delle Miniere d’argento presenti sul territorio. Più in là nell’alto Medioevo si perdono le tracce umane, per lo meno nella prima metà. Dall’VIII secolo d.C., invece riappaiono tracce urbane, con la chiesa tardo-bizantina di San Salvatore, mentre nel 1258 a seguito della spartizione del giudicato, la parte occidentale corrispondente al “terzo” del territorio giudicale venne assegnata alla famiglia pisana dei Della Gherardesca.  Poi nel 1282, questo terzo venne diviso  in due “sesti”, tanto che venne fondata la nuova città di Villa di Chiesa.

Dopo la morte del conte Ugolino nel marzo del 1289,  i suoi possedimenti sardi del Cixerri furono ereditati dal figlio Guelfo della Gherardesca Sotto la dominazione di Pisa,Villa di Chiesa divenne ben presto una delle città più importanti e popolate della Sardegna grazie all’estrazione  del carbone, della blenda e  della galena. Conquistata dagli Aragonesi il 7 febbraio 1324  fu la prima città sarda a cadere sotto il dominio iberico e la prima città del neonato Regno di Sardegna ad ottenere il riconoscimento di città regia, passata intanto ai Savoia con tutta l’isola nel 1720, a partire dalla metà dell’Ottocento visse un periodo di rinnovamento economico, sociale e culturale; Nel 1821 Iglesias venne eletta dai Savoia capoluogo dell’omonima provincia e rimase in vita sino al 1848  per infine entrare nel 1861 nel Regno d’ Italia. I monumenti e i luoghi di interesse che la città può offrire sono: riguardo al culto, la Chiesa di San Salvatore,risalente al periodo Bizantino, la Chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo di stile Gotico-Romano, per quanto riguarda i monumenti, il vecchio Palazzo Municipale e il Museo dell’Arte Mineraria, che offre uno spaccato della vita mineraria in Sardegna. Ospita varie macchine in uso nelle miniere già dalla fine del XIX secolo, oltre a circa 400 metri di gallerie,nate in origine  come laboratorio didattico per gli studenti, divennero rifugio antiaereo durante la II Guerra Mondiale.

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