Guida Turistica del Dakar

Il Dakar, con i suoi 1.030.600 abitanti, è la caotica, rumorosa e cosmopolita capitale del Senegal ma anche la città più europea del “continente nero”. La città si estende nell’area meridionale della penisola di Capo Verde, affacciandosi sull’Oceano Atlantico.

Guida Turistica del Dakar

Per le strade l’atmosfera è magica e quasi surreale; musiche, traffico e litanie si fondono creando un’unica melodia distorta, a tratti insopportabile, che si interseca ai profumi, ai volti ed ai colori di quei luoghi. Luoghi di sicuro interesse sono il Palazzo dell’Indipendenza, punto di riferimento per l’economia della città, la Camera bassa del Parlamento ed il Palazzo del Presidente, simboli della vita politica del paese. Ci sono poi Avenue Pompidou, con la sua distesa di ristorantini specializzati in street food, e la suggestiva Corniche, lunghissima strada che costeggia il mare ed accoglie l’attività artigianale ed artistica della città.

Soggiornando a Dakar, un’esperienza a cui non ci si può assolutamente sottrarre è la frenesia vivace dei Marchés, ovvero i mercati. A partire da quello più centrale, il mercato di Sandaga, che è anche il più turistico di Dakar, tra le cui bancarelle è possibile trovare praticamente di tutto. Per contro, benché estremamente divertente, evitare di essere assillati da qualche mercante e dal suo disperato tentativo di vendervi qualcosa, sarà praticamente impossibile. Il mercato di Tilène, invece, è sicuramente quello più conveniente, mentre quello di Grand Yoff è molto caratteristico in quanto frequentato perlopiù da cittadini originari del Casamance.

Vi sono poi il più moderno Kermel ed il mercato nazionale di Colobane, in cui è possibile trovare anche gli oggetti meno diffusi. L’incantevole isola Gorée e le interminabili spiagge bianche di N’gor sono infine la tranquilla e rilassante metà per riposare le orecchie dal frastuono cittadino. Dakar offre un concentrato delle emozioni, dei suoni e dei profumi del Senegal ed un tour in questa città non potrà che lasciare, nel cuore di chi la visita, il desiderio di ritornare al più presto. Nel frattempo, per contrastare il “mal d’Africa”, si potrà sopperire con qualche assaggio della cucina senegalese a Milano e l’eco lontano di uno djembe.

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