Guida Turistica Brindisi

Guida Turistica BrindisiBrindisi, città risalente all’età del Bronzo, nel 267 a.C. è conquistata dai Romani e diviene un importantissimo scalo per la Grecia e l’Oriente, cosa che la eleva a Rango di municipio nel 83 a.C.. La città durante il periodo romano conosce la sua età aurea e gode di importanti collegamenti stradali con Roma, attraverso la via Appia e la via Traiana. Giulio Cesare e Ottaviano si imbarcano da Brindisi per raggiungere l’Egitto e Marco Tullio Cicerone vi sosta in quanto ospite di Lenio Flacco e qui scrive le Lettere Brindisine, mentre il 19 settembre del 19 a.C. il celebre Virgilio vi morì tornato da un viaggio in Grecia. Sede Episcopale fin dall’età apostolica, Brindisi diviene un centro importante per l’evangelizzazione della zona e  in seguito non essendo più sotto il dominio romano e  divenuta desolata viene occupata dai Goti nel VI secolo. Nel 674 viene presa dai Longobardi guidati da Romualdo e assaltata dai Saraceni nell’ 838. Ritornata sotto il controllo degli imperatori bizantini, viene ricostruita dal Protospatario Lupo agli inizi del XI secolo e,  più in là, nella cattedrale di Brindisi vengono celebrate le nozze di Ruggero, figlio del Re Tancredi e di Federico II il quale nel 1227  parte dal porto brindisino per la Sesta Crociata.

Nel 1348 viene colpita da una gravissima forma di peste, mentre dal 1496 al 1509 entra nel dominio di Venezia, il quale termina con l’arrivo degli spagnoli.  Poco dopo entra in un periodo di crescita economica, tanto che nel 1775 sotto Ferdinando IV di Borbone,fu riattivato il canale d’uscita del porto interno e furono risanate le paludi adiacenti alla città fino all’Unità d’Italia. Alcuni dei principali monumenti e luoghi d’interesse che Brindisi può offrire sono: parlando di culto, la Chiesa di San Benedetto, costruita nel 1090 per le monache benedettine, la cui particolarità è il campanile di stile romanico-pugliese; la Cattedrale eretta in stile romanico tra l’XI e il XII secolo. Parlando invece delle architetture civili troviamo il palazzo Montenegro, oggi sede di rappresentanza della prefettura e la fontana de Torres, voluta nel 1619 dal governatore spagnolo Pedro Aloysio de Torres, per condurre l’acqua nella piazza del mercato.

 

 

Condividi